Il calendario dell’isola

a cura della dott.ssa Alessia Facineroso

 

 

Dall’Unità al Fascismo

 

 

28 giugno 1862: Garibaldi torna in Sicilia per reclutare uomini con cui muovere alla conquista di Roma. Facendo leva sull’insoddisfazione degli abitanti dell’isola per le modalità dell’annessione (aumento della pressione fiscale, introduzione della coscrizione obbligatoria, negazione di qualsiasi forma di autonomia) riesce a portare dalla sua parte numerosi volontari;

 

20 agosto 1862: la Sicilia viene posta in stato d’assedio, mentre l’esercito – ai comandi del generale Cialdini – si mette in moto per bloccare l’avanzata dei garibaldini, fermati durante gli scontri d’Aspromonte del 29 agosto;

 

1863: per far fronte alla crescente criminalità dell’isola – associata a forme di dissenso politico che uniscono borbonici e garibaldini delusi dal nuovo Stato – viene nuovamente proclamato lo stato d’assedio. Il generale Govone è incaricato di governare la Sicilia con la legge marziale, arrestato e fucilando sul posto delinquenti, briganti e renitenti.

 

16-22 settembre 1866: a Palermo scoppia una la rivolta del Sette e mezzo, organizzata da esponenti della Sinistra radicale e repubblicana, da membri del clero e da alcuni associati ai Comitati borbonici. La folla scende in piazza al grido congiunto di «Viva la Repubblica! Viva Francesco II! Viva Santa Rosalia!», assalta le carceri e issa le barricate, e intanto il moto si propaga ai centri circostanti e lambisce i centri della Sicilia orientale. Dopo una settimana e mezzo di scontri, tuttavia, le autorità riportano l’isola alla tranquillità;

 

1871: ha inizio la grande emigrazione, soprattutto verso gli Stati Uniti e l’America del Sud. Incentivata dal governo nazionale a partire dal 1882, essa – secondo le statistiche – tra il 1871 ed il 1921 coinvolge circa 1 milione di siciliani;

 

1874: le elezioni politiche registrano, in Sicilia, il sorpasso della Sinistra storica sulla Destra, con due anni di anticipo rispetto al resto d’Italia;

 

1 maggio 1891: a Catania Giuseppe De Felice Giuffrida fonda il Fascio dei Lavoratori, movimento di ispirazione democratica e socialista a cui aderiscono membri del proletariato urbano, braccianti agricoli e zolfatari, in cerca di condizioni lavorative più eque;

 

29 giugno 1892: nasce il fascio di Palermo, guidato da Rosario Garibaldi Bosco;

 

20 gennaio 1893: a Caltavuturo 500 contadini – di ritorno dall’occupazione di terre del demanio di cui chiedevano la redistribuzione – vengono dispersi dalle forze dell’ordine, che si lasciano dietro 13 vittime;

 

21-22 maggio 1893: a Palermo si tiene il primo Congresso dei Fasci; in autunno l’isola è scossa da scioperi e tentativi di insurrezione;

 

1894: il governo Crispi sceglie la linea dura, con un intervento militare che prevede esecuzioni sommarie ed arresti di massa. I Fasci sono sciolti ed i suoi capi arrestati;

 

1915-1918: pesante tributo dell’isola alla Grande guerra, con 50 mila morti, decine di migliaia di feriti e 9331 decorazioni al valore;

 

1920: nelle città dell’isola iniziano la propria attività i Fasci di combattimento;

 

Maggio 1923: a Messina scoppia il movimento autonomista ed antifascista del “soldino”, sotto la direzione di Ettore Lombardo Pellegrino. Con un distintivo da monetine di un soldo e due soldi preparati alle officine ferroviarie e appuntato al bavero della giacca, i messinesi scendono in piazza gridando  “Viva il Re! Abbasso Mussolini e il fascismo!”. Il movimento, tuttavia, viene in fretta sedato, ed il suo ideatore tratto in arresto;

 

Luglio 1923: i siciliani Giovanni Gentile, Gabriello Carnazza e Mario Orso Corbino vengono nominati Ministri del governo Mussolini;

 

Maggio 1924: visita in Sicilia di Benito Mussolini;

 

Gennaio 1925: Cesari Mori viene nominato Prefetto di Trapani, dove rimane fino ad ottobre di quell’anno. Come primo provvedimento ritira tutti i permessi d’armi e nomina una Commissione provinciale che provvede ai nullaosta (resi obbligatori) per il campieraggio e la guardianía: è iniziata la lotta alla mafia;

 

20 ottobre 1925: Mori diviene Prefetto di Palermo, con poteri straordinari e con competenza estesa a tutta la Sicilia, al fine di sradicare il fenomeno mafioso. Rimane sull’isola fino al 1929 ed attua una durissima repressione verso la malavita e la mafia, anche con il ricorso a metodi extralegali;

 

25 ottobre 1925: Luigi Sturzo, ex Presidente del Partito Popolare, lascia l’Italia e si stabilisce in esilio a Londra;

 

9 novembre 1925: il Parlamento dichiara la decadenza ed il deferimento alle apposite commissioni provinciali per il confino di polizia dei 126 deputati aventiniani, fra i quali i siciliani Vincenzo Giuffrida, Ettore Lombardo Pellegrino, Giovanni Antonio Colonna di Cesarò, Salvatore Aldisio, Mariano Costa e Francesco Lo Sardo;

 

1928: nell’ambito dei “Provvedimenti per la bonifica integrale”, vengono fondati in Sicilia Villaggio Santa Rita e Libertinia;

 

1935: la bonifica delle aree umide intorno al lago di Pergusa porta alla nascita dell’omonimo paese;

 

2 gennaio 1940: nasce l’ECLS (Ente di Colonizzazione del Latifondo Siciliano);

 

1940: vengono realizzati Borgo Lupo (Mineo), Borgo Giuliano (San Teodoro), Borgo Portella della Croce (Tra Prizzi e Vicari), Borgo Petilia (Caltanissetta), Giacomo Schirò (tra Corleone e Monreale), Borgo Vicaretto (Castellana Sicula), Borgo Baccarato (Aidone), Borgo Antonio Cascino (Enna), Borgo Domenico Borzellino (Monreale), Borgo Antonio Bonsignore (Ribera).