Ricerca Etnografica

a cura della dott.ssa Emanuela Caravello

La Vita Domestica

 

Nella cultura tradizionale la suddivisione dello spazio è marcata secondo l’isotopia sessuale. La distinzione dei ruoli tra uomini e donne propone per queste ultime la gestione della sfera domestica. La casa era un luogo di lavoro per le donne, che ne gestivano gli spazi materiali come quelli simbolici. Dalla nascita alla morte, tutte le ritualità domestiche erano connotate dal dominio femminile. La nascita avveniva in casa e prevedeva un’esclusiva partecipazione femminile, alle donne era affidata la trasmissione dei valori tradizionali attraverso forme espressive dell’oralità (come le ninne nanne) e la messa in forma di specifiche pratiche magico-terapeutiche per la cura di disturbi psico-fisici di varia natura.

 

Dalla preparazione del corredo matrimoniale alla morte, il linguaggio di gesti, parole e azioni che avevano luogo nella casa era detenuto dalle donne. Nello spazio domestico esse amministravano la contrattazione del fidanzamento così come il lutto, che amministravano conoscendo la rigida formulazione del lamento funebre. Nella cucina, in particolare, le donne riproponevano le combinazioni di ingredienti e aromi ereditate da altre donne e scioglievano voti preparando gli alimenti rituali per allestire tavole votive rimarcando il nesso tradizionale tra il sesso femminile e la nutrizione.

 

 

Materiali didattici

 

Fa’ la ò si picciridda – in Pennino G. 1995, a cura di). Antonino Uccello etnomusicologo, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, CRICD, Palermo:

https://cricd.it/UO4/Archivio%20sonoro%20siciliano/CD1%20-%20Collana%203/CD1%20-%2047.mp3

 

E di la vò (ninnananna) – in Acquaviva R. e Bonanzinga S. (2003). Musica e tradizioni orali a Buscemi, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, CRICD, Palermo:

https://cricd.it/UO4/Archivio%20sonoro%20siciliano/CD%20-%20Collana%202/CD%20-%2001.mp3

 

Crisci Llòria (formula per propiziare la crescita dei bambini) – in Acquaviva R. e Bonanzinga S. (2003). Musica e tradizioni orali a Buscemi, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, CRICD, Palermo:

https://cricd.it/UO4/Archivio%20sonoro%20siciliano/CD%20-%20Collana%202/CD%20-%2005.mp3

 

Niesci cimìcia fitenti (scongiuro del Sabato Santo) – in Acquaviva R. e Bonanzinga S. (2003). Musica e tradizioni orali a Buscemi, Regione Siciliana, Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali e della Pubblica Istruzione, CRICD, Palermo:

https://cricd.it/UO4/Archivio%20sonoro%20siciliano/CD%20-%20Collana%202/CD%20-%2029.mp3

 

 

Approfondimenti

 

Cocchiara G. (1938). La vita e l’arte del popolo siciliano nel Museo Pitré, F. Ciuni libraio editore, Palermo.

Giacomarra M. (1992). Le forme dell’abitare, Nuove Effemeridi anno V, n. 19, edizioni Guida, Palermo: 4-11.

Giallombardo F. (2003). La tavola l’altare la strada. Scenari del cibo in Sicilia, Sellerio editore, Palermo.

Perricone R. (2018). L’oralità dell’immagine. Etnografia visiva nelle comunità rurali siciliane, Sellerio editore, Palermo.

Pitrè G. (1913). La famiglia, la casa, la vita del popolo siciliano, Biblioteca delle tradizioni popolari, vol. XXV, A. Reber, Palermo.