Adorazione dei Pastori

 

L’Adorazione dei Pastori fu realizzata per l’altare maggiore della chiesa, oggi non più esistente, dei padri cappuccini di Santa Maria la Concezione in contrada della Verza, vicino al borgo di San Leo a Messina.

 

In seguito alla soppressione delle corporazioni religiose il dipinto fu collocato nel 1887 nel Museo Civico di Messina e, dopo il terremoto del 1908 , giunse al Museo Regionale della città.

 

Secondo il racconto del Susinno l’opera venne commissionata al Caravaggio dal Senato messinese, anche se la notizia non è verificabile; lo scrittore la ritiene la migliore opera del pittore.

 

Michelangelo Merisi di Caravaggio, Adorazione dei pastori, olio su tela, 1609, Museo regionale di Messina

Roberto Longhi sul dipinto scrive: “La Madonna col minuto Bambino , sotto lo sguardo apprensivo dei pastori, quasi colati in bronzo, appare spersa su quel poco di strame pungente, entro quel chiuso di animali immobili come oggetti, di assi e di stoppie che soltanto un lucore all’orizzonte sembrava interrompere, mentre scivolata in primo termini verso di noi, una specie di natura morta dei poveri – tovagliolo, pagnotta e pialla da falegname, in tre toni di bianco, bruno e nero – si restringe ad un’essenza disperata.

 

Si pensa che la committenza sia successiva a quella della Resurrezione di Lazzaro ma non si può affermare con sicurezza.

 

Per quanto riguarda la particolare iconografia della Vergine adagiata sul terreno sembra che Caravaggio si sia ispirato ai modelli delle Natività bizantine e si ricollega alle iconografie della Madonna del Parto e della Madonna dell’Umiltà.

 

La scelta iconografica della Vergine in atteggiamento umile e il clima intensamente pauperista sono, probabilmente, collegati con il pensiero del cappuccino siciliano  Girolamo Errante, già Generale dell’ordine, presente in quel momento in Sicilia.

 

È stato visto un collegamento tra la rudimentale struttura della capanna, realizzata con materiali poveri e gli abitacoli dei frati cappuccini.

 

La disposizione dei personaggi a forma di croce è un richiamo al sacrificio salvifico che il Bambino compirà tramite la crocifissione.

 

Nell’Adorazione dei Pastori, come nelle opere dell’ultimo periodo, lo spazio incombe sulla dimensione umana.