Tempera grassa su tavola, cm. 16 x 11,9
Messina, Museo Regionale
Di questa piccola tavola, dipinta su entrambe le facce, non si sa molto: appare sul mercato antiquario a Berlino solo nel 1930; nel 2003 la Regione Sicilia la acquista da Christie’s a Londra.
Probabilmente si trattava di un dipinto legato ad una devozione privata: si spiegherebbe così la differenza di condizione tra le due facce. Mentre la Madonna con il Bambino appare tutto sommato in buono stato, infatti, l’immagine del Cristo appare molto consumata e di difficile lettura, probabilmente perché baciata continuamente nel tempo.
Il carattere devozionale è confermato dal tono intimo del dialogo di sguardi tra la Madonna ed il Bambino ed il Francescano in preghiera; come in tanti altri dipinti di Antonello, i personaggi si stagliano su uno sfondo scuro al di là di un parapetto.
Il Cristo è rappresentato ancora vivo, coronato di spine e con la corda usata per trascinarlo ancora al collo.
In assenza di documenti certi, l’attribuzione ad Antonello è sostenuta dalla maggior parte degli studiosi in base a raffronti stilistici; la tavola è collocabile tra le prime sue opere conosciute, databile tra il 1465 ed il 1470.