Castello di Augusta (SR)

 

Allo stesso periodo di Eraclea, intorno al 1230, risale la fondazione di un’altra città federiciana, chiamata classicamente Augusta, in coerenza con la visione della celebrazione imperiale; anche la scelta del luogo è significativa, un lembo di terra che domina due porti in posizione strategica tra Catania e Siracusa. In contemporanea, Federico avvia la costruzione di un grande castello.

 

L’aspetto attuale del monumento appare oggi assai compromesso ed alterato dal susseguirsi di modifiche ed aggiunte operate nei secoli successivi, sempre a scopi militari e difensivi.  L’originario nucleo svevo, analogamente agli altri due castelli contemporanei, l’Ursino ed il Maniace, è costituito da una pianta quadrata con torri angolari quadrangolari, con lati di 62 metri interrotti da torrette intermedie. Gli interni sono caratterizzati da grandi arcate ogivali e volte a crociera costolonate.

 

Nel corso del XVII secolo gli furono aggiunte imponenti opere bastionate; del 1890 è il suo adattamento a penitenziario. Passato al Demanio, sebbene affidato alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Siracusa, il Castello non è ad oggi aperto al pubblico.