Torre detta di Federico, Enna

 

La torre detta di Federico, in precedenza spesso riferita a Federico III d’Aragona, dagli studi di Agnello (1935) è stata definitivamente attribuita all’attività edificatoria di Federico II.

 

Originariamente circondata da una triplice cinta muraria, della quale rimangono solo alcuni ruderi, sorge sulla sommità di uno dei colli del Monte Henna, nei pressi del grande castello detto di Lombardia, di fondazione normanna.

 

Alto circa 27 metri, il monumento presenta una forma ottagonale, con lati di circa 7 metri; la regolarità dei conci con cui è costruito ne esalta la perfetta geometria, che rimanda immediatamente alle forme del più celebre dei castelli federiciani, il pugliese Castel del Monte.  Due lati appaiono completamente ciechi, mentre negli altri si aprono monofore e feritoie, oltre a due grandi finestre con elegante cornice “a bastoni”.

 

La torre, costruita sul modello del donjon normanno, presenta all’interno due ampie sale, una al piano terra e una al primo piano, con alti soffitti con volte costolonate ad ombrello. Una scala a chiocciola ricavata nello spessore murario collega i due livelli e porta all’ultimo piano, che oggi presenta una terrazza scoperta, nella quale l’imposta dei costoloni con molta probabilità testimonia un terzo piano mai completato.  Dalla sua sommità, la vista spazia su tutta la città, e sullo sfondo, fino all’Etna. Lo spazio alberato circostante è attualmente adibito a giardino pubblico comunale.