La notte di Gibellina, 1970

 

olio su tela, cm. 139 x 88,5

Gibellina (TP), MAC – Museo d’Arte Contemporanea “Ludovico Corrao”

 

 

Guttuso aveva visto personalmente la devastazione del terremoto del ’68 nel Belice; a lui, che non riusciva a separare la propria visione poetica da quella che Vittorini chiamava “la ragione civile”, erano rimasti negli occhi e nel cuore i paesi martoriati, i volti attoniti di chi aveva perso tutto, affetti ed averi.

 

La notte di Gibellina, conservata presso il Museo Civico locale insieme a uno dei bozzetti, è il primo quadro realizzato sul tema, dipinto in occasione della sua partecipazione alla manifestazione voluta proprio a Gibellina nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1970, nel secondo anniversario del sisma che aveva sconvolto il Belìce, per ricordare allo Stato, alla luce delle fiaccole, le macerie e le baracche che ancora attendevano un intervento.

 

L’iniziativa era nata come un appello, lanciato da Leonardo Sciascia e dal sindaco e mecenate Ludovico Corrao, raccolto da cittadini, sindaci ma anche uomini di cultura, scrittori ed artisti chiamati a testimoniare, come disse Sciascia, “un atto d’accusa da cui lo stato italiano, il Governo, siano chiamati a discolparsi di fronte al mondo civile e ad uscirne”.

 

Nello stesso periodo Guttuso realizza anche altri studi dello stesso soggetto, oggi presenti in collezioni private, oltre ad una versione maior del dipinto (tre metri e mezzo per tre), appartenente alla collezione Marzotto.

 

Nel dipinto di Gibellina la concitazione e la tensione dell’evento sono evidenti nella forte contrapposizione di volumi netti e colori forti.  La notte, più che dall’evidenza del cielo stellato e dalla falce di luna, è evocata dalla grande sagoma femminile ammantata di nero che incombe da sinistra verso chi guarda; una figura dolente, luttuosa, quasi priva di volto e di speranza, che dà corpo alla grande tragedia collettiva vissuta nel Belìce con il terremoto del ’68, e di cui l’Artista si fa testimone.

 

Il seme idealmente gettato in quella manifestazione ed il conseguente coinvolgimento di tanti artisti e persone di cultura continuerà a dare i suoi frutti negli anni successivi: da lì infatti nasce la straordinaria collezione di arte contemporanea di Gibellina, che oggi si articola nel museo en plein air e nelle raccolte del Museo delle Trame Mediterranee e del MAC – Museo  d’Arte Contemporanea  “Ludovico  Corrao”.