Ferdinando Malvica

 

(Palermo, 1802 – ?)

 

Figlio cadetto della famiglia dei Baroni di Villanova, prese parte ai moti siciliani del 1820, e per questo venne allontanato dall’isola. Nel 1830 rientrò a Palermo, e due anni più tardi diede vita insieme a Vincenzo Mortillaro, al periodico trimestrale «Effemeridi Scientifiche e Letterarie per la Sicilia». Dal 1840 intraprese la carriera nell’amministrazione borbonica e divenne Intendente del Molise, dove rimase per due anni, lottando contro gli eccessi polizieschi. Nella rivoluzione del 1848 tenne un atteggiamento ambiguo, e la sua tendenza ad oscillare tra repubblicanesimo e borbonismo gli provocò le accuse di entrambi gli schieramenti. Restaurata la monarchia, Filangieri lo volle al suo fianco come Direttore degli Interni in Sicilia, dove si distinse per una politica riformatrice e per la sua inclinazione verso un governo temperato.

 

Nel 1860 fuggì a Roma, dove per qualche tempo si associò ai tentativi di riconquista dell’emigrazione borbonica. Successivamente fece ritorno sull’isola. La sua fine è avvolta nel mistero: scomparve d’improvviso senza lasciare traccia, portando Mortillaro a scrivere «egli è sparito né si conosce cosa siane avvenuto!».