Mura Pregne

 

 

Coordinate Monte San Calogero 37°56′44.13″N 13°44′07.32″E

 

Storia, descrizione, emergenze, reperti rilevanti

 

Sito archeologico e naturalistico dalle mille suggestioni e di importanza scientifica straordinaria il centro indigeno di Mura Pregne (400 s.l.m.) si trova nella bassa vallata del fiume Torto, sulle propaggini del maestoso Monte San Calogero, in posizione dominante rispetto alla greca Himera sul limite occidentale del territorio imerese. Si tratta certamente di uno di quei centri indigeni dell’interland sui quali si appoggiò la colonia greca dal VII secolo a.C. per fruttuosi scambi commerciali e culturali (Vassallo 2005) dopo un possibile primo periodo di ostilità.

 

Nel sito sono stati rinvenuti gli unici frammenti del territorio databili alla cultura di Diana (Neolitico Finale, 4000-3500 a.C.), oltre a ossidiana proveniente da Lipari; significative sono anche le testimonianze archeologiche del periodo Eneolotico e dell’Età del Bronzo.

Il sito abitato stabilmente nel neolitico, come attestano alcuni resti prelevati in una grotta ormai perduta (V. Tusa), e implementato nel VIII secolo a.C., ebbe una continuità abitativa in epoca antica almeno fino al IV- III secolo a.C. Rimangono tratti di mura ciclopiche in opus poligonale risalenti forse al VI sec. (V. Tusa). E’ stato indagato sistematicamente un insediamento medioevale in cima alla collina.

 

 

Resta del tutto aperta la questione archeologica della struttura trilitica con architrave molto basso e poco profondo presente nel sito, interpretata spesso come un dolmen o pseudodolmen. Non sorprenderebbe ad ogni buon conto se nel futuro le ricerche rivelassero ciò che molti ipotizzano e cioè una frequentazione del sito durante l’età del ferro, della qual cosa il dolmen diverrebbe conferma biunivoca.

 

 

Bibliografia
Tusa, Sicilia preistorica, Palermo 1994
Vassallo, Himera, Palermo 2005
Vassallo, Cucco, Le mappe del tesoro. Archeologia. La storia. Dalla preistoria al Medioevo. Palermo 2013