Museo della Ceramica di Caltagirone
Ubicazione, città, via
mail: urp.parco.archeo.catania@regione.sicilia.it
telefono: +39 0933 58418
Fruibilità, biglietto, orari
L’ingresso al Museo sarà consentito dalla Villa Comunale
Orari di apertura:dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 18,00 (ultimo ingresso ore 17,00).
Biglietti: intero 4,00 euro, ridotto 2,00 euro
Categoria museale
Museo archeologico e della ceramica
Logica espositivo-museale, storia del museo
Il museo è ospitato in un edificio degli anni cinquanta, che nel 1965 venne adeguato come sede museale dopo interventi di restauro. Si tratta di un museo molto ricco ed articolato, benché per la verità l’impatto emozionale con la collezione, sia per la concezione degli ambienti che per la logica ordinativa, comunichi una certa freddezza e asetticità. In alcuni ambienti la distribuzione delle teche è un po’ meccanica.
Contesto ambientale
L’itinerario di accesso da via Roma fiancheggia un magnifico giardino pubblico, delimitato da una balaustra con raffinate e fantasiose decorazioni in maiolica che accompagnano il visitatore fino al cosiddetto Teatrino, una scalinata a terrazza decorata con mattonelle in ceramica del Settecento (ideata dall’architetto siracusano Natale Bonajuto). In cima ad essa si erge il Museo della Ceramica.
Descrizione del museo
Il Museo si articola in sette sezioni. La prima è la sala didattica che offre una panoramica di alcuni reperti del territorio dalla preistoria ai nostri giorni come la ceramica preistorica, protostorica, sicula, siceliota, greca e bizantina.
Inoltre è visibile la grande tomba del V secolo a.C. rinvenuta in via Escuriales ed il chiusino tombale in calcare con sfingi attergate e scene di danza funebre in rilievo del VI secolo a.C. In questo reparto sono esposte inoltre ceramiche greche a figure nere e rosse, terrecotte ellenistiche e vetri romani della collezione Russo-Perez.
Segue la sezione della ceramica medievale con ceramiche siculo-arabe dal X al XV secolo e quella rinascimentale che presenta maioliche per la mensa o per la conservazione prevalentemente di produzione calatina; coppe e ciotole con motivi vegetali e floreali e numerose maioliche del XVII secolo. C’è poi un patio riservato ai modellini di forni medievali, con quattro fornaci medievali, (tra le quali una del periodo arabo e una d’epoca angioino-aragonese) e una sezione dedicata alla ceramica barocca.
Ma la sezione centrale del museo che testimonia come la scuola di Caltagirone sia ritenuta uno dei centri internazionali più rilevanti della ceramica è la grande sala con la panoramica di tutta la maiolica siciliana dal XVII al XIX secolo. Dalle teche fittissime tripudiano in un trionfo di colori, sinuosità e seduzioni tardobarocche in ornati a motivi floreali, a grandi volute e a disegni continuativi, vasi, albarelli, bombole con angeli, santi, stemmi e profili femminili e poi lucerne antropomorfe e maioliche con decorazioni in smalto blu turchino. E inoltre pavimenti maiolicati, grandi vasi ornamentali in maiolica e mattonelle segna porta smaltate. Infine le ceramiche d’autore, fra cui le terrecotte settecentesche di Giacomo Bongiovanni (1772-1859): la Natività, la Bottega del Ciabattino, lo Zampognaro e i Suonatori Ciechi.