Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino

 

 

Ubicazione, città, via

Piazzetta A. Pasqualino 6, 90133 Palermo

 

Fruibilità, biglietto, orari

 

Lunedì, domenica e giorni festivi ore 10.00 -14.00. Da martedì a sabato ore 10.00 -18.00.

Prenotazioni, info e visite guidate: tel. 091.328060

 

Categoria museale

Museo etnoantropologico delle marionette

 

Logica espositivo-museale, storia del museo

La storia del Museo Internazionale delle Marionette è legata al suo fondatore, Antonio Pasqualino, medico e insigne antropologo, cultore della storia e delle tradizioni popolari siciliane. Pasqualino dedicò la sua attività di ricerca ad una forma teatrale, quella dell’Opera dei pupi, che, nella seconda metà del Novecento, sembrava oramai avviata verso un progressivo e inarrestabile declino. Fondò nel 1965 l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari e raccolse insieme alla moglie Janne Vibaek molte testimonianze: dai testi di scena ai pupi fino ai materiali di uso come teatrini e arredi, salvandoli dalla distruzione e dall’oblio.  Nel 1975 inaugurò il Museo internazionale delle Marionette dove trovarono definitiva sistemazione i pupi insieme a materiali provenienti da numerosi Paesi europei e dell’Estremo Oriente, come la Francia, la Spagna, la Thailandia, la Birmania, il Vietnam e tanti altri.

 

Contesto ambientale

Il museo è ospitato in un’ala dello storico Hotel de France, alle spalle di Piazza Marina a Palermo.

 

Descrizione del museo

Il Museo, di agile e scorrevole fruizione, si sviluppa su tre livelli e accoglie al suo interno numerosi spazi espositivi, un book-shop, una biblioteca, una videoteca, una nastroteca e una sala capace di ospitare una interessante programmazione teatrale.

Vi sono custoditi oltre 5.000 pezzi, fra marionette, pupi, burattini, ombre, attrezzature sceniche e cartelloni provenienti da tutto il mondo. Tra questi la più vasta e completa collezione di pupi di tipo palermitano, catanese e napoletano e numerosi materiali utilizzati nelle altre tradizioni del teatro di figura. Infatti oltre all’Opera dei pupi siciliani la collezione illustra il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesiano, lo Sbek Thom cambogiano, il Namsadang Nori – Kkoktu-gaksi Norum coreano, il Karagöz turco e le Rūkada Nātya dello Sri Lanka.

 

 

Essa è inoltre arricchita da importanti opere d’arte contemporanea realizzate per tre spettacoli che tra gli anni Ottanta e Novanta furono prodotti dal Museo Internazionale delle Marionette: le scenografie di Renato Guttuso utilizzate nello spettacolo Foresta-radice-labirinto di Italo Calvino, (1987); le marionette e macchine sceniche realizzate dall’artista e regista polacco Tadeusz Kantor per lo spettacolo Macchina dell’amore e della morte (1987); i pupazzi di Enrico Baj realizzati per lo spettacolo Le bleu-blanc-rouge et le Noir dell’Arc-en-terre di Massimo Schuster. Di recente acquisizione le marionette da tavolo che Enrico Baj realizzò per altri due spettacoli di Massimo Schuster: Roncisvalle e Mahabharata.

Oltre alla salvaguardia e alla conservazione di opere, il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino svolge una ricca e articolata attività di promozione del teatro animato e dell’opera dei pupi anche attraverso l’organizzazione di mostre in Italia e all’estero. Il Museo offre anche visite guidate, corsi, laboratori e spettacoli teatrali, mostre, convegni, dibattiti e ospita gruppi e comitive di turisti, nei normali orari di apertura o al di fuori di essi.

Da alcuni anni viene anche organizzato il Festival di Morgana, un eccellente rassegna di spettacoli di marionette, con rappresentazioni, incontri e convegni con artisti di tutto il mondo.