Associazione Fiumara d’Arte

Museo di Scultura Monumentale all’aperto Tusa 

 

 

Ubicazione, città, via

Territorio di Tusa e comuni limitrofi (ME)

 

Categoria museale

Museo diffuso di arte contemporanea

 

Logica espositivo-museale, storia del museo

Inaugurato il 10 ottobre 1986 da un’idea di Antonio Presti, Il Parco è stato realizzato su demanio pubblico e si estende su una superficie di duecentomila mq coinvolgendo vari comuni.

La Fiumara nacque quando nel 1982 Antonio Presti commissionò a Pietro Consagra la scultura La materia, realizzata nel 1986 in cemento armato alta diciotto metri, in memoria del padre. L’inaugurazione del Parco avvenne il 10 ottobre 1986.

Nel corso degli anni il progetto si è sviluppato ed ha trasformato la zona lungo la fiumara di Tusa in un parco di sculture di artisti di fama internazionale.

 

Contesto ambientale

Le opere si dipanano in un percorso est-ovest lungo 21 chilometri tra il Tirreno e le prime propaggini montuose dei Nebrodi, seguendo il letto di un antico fiume che scorreva tra i monti Nebrodi fino all’antica città di Halaesa

 

Descrizione del museo

La Fiumara d’arte è un museo diffuso costituito da una serie di dodici opere di artisti contemporanei. E’ considerato il museo d’arte contemporanea all’aperto più grande d’Europa, anche se in realtà potrebbe trattarsi della più grande collezione permanente di Land art. 

Un progetto tuttora in evoluzione, che ha visto e vede impegnati artisti contemporanei sia italiani che stranieri, godendo di apprezzamenti e considerazioni maggiori forse fuori dall’isola.

Gli artisti hanno realizzato le sculture del tutto gratuitamente, certamente dietro la grande azione mecenatesca e visionaria di Presti, vero ispiratore e luce di questa idea.

Dopo la scultura La materia dell’86, arrivò la seconda scultura dal titolo Una curva gettata alle spalle del tempo del 1988, opera dello scultore Paolo Schiavocampo, collocata nei pressi di Castel di Lucio il 30 gennaio 1988.

La terza opera, dal titolo Monumento per un poeta morto, risale al 1989 e fu realizzata dallo scultore Tano Festa. La scultura alta 18 metri è meglio conosciuta col nome Finestra sul mare datole dagli abitanti del lungomare di Villa Margi del comune di Reitano nel quale campeggia.

 

 

Fra il 1989 e il 1990 vennero dislocate altre quattro opere: Stanza di barca d’oro dell’artista giapponese Hidetoshi Nagasaw sul greto del torrente Romei, in territorio di Mistretta; Energia mediterranea di Antonio Di Palma, collocata nei pressi di Motta d’Affermo; Labirinto di Arianna di Italo Lanfredini, situata su una bassa collinetta nei pressi di Castel di Lucio; Arethusa, opera in ceramica situata nella caserma dei Carabinieri di Castel di Lucio, opera degli artisti Piero Dorazio e Graziano Marini.

La realizzazione del parco artistico è stata costellata da una lunga storia giudiziaria. Per la Stanza di barca d’oro e la Finestra sul mare ad esempio fu contestato il reato di abusivismo edilizio. L’azione giudiziaria ha pure bloccato lo sviluppo del progetto che prevedeva l’inserimento di altre opere di artisti come Edoardo Chillida, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro.

Il 2 luglio del 1990 una sentenza del pretore Giuseppe Costa dispose infatti la demolizione dell’opera di Pietro Consagra per “alterazione del territorio, abusivismo edilizio e violazione della legge Galasso”. A seguito di appello fatto presso la Corte di appello di Messina il reato cadde in prescrizione e la scultura non venne abbattuta.

Antonio Presti, a seguito delle difficoltà incontrate nel progetto, nel 1991 decise allora di costruire a Castel di Tusa un hotel denominato Atelier sul mare con le stanze tutte decorate da uno o più artisti contemporanei.

Successivamente comunque una sentenza della Corte di Cassazione del 1994 risolse un quarto di secolo di dispute giudiziarie: Fiumara d’arte venne riconosciuta come percorso turistico culturale e pertanto ne venne salvaguardata l’esistenza.

Nel corso degli ultimi decenni la Fiumara è stata al centro di manifestazioni artistiche, luogo di incontri e produzioni artistiche, set di diversi film.