Ernesto Basile

 

(Palermo 31 Gennaio 1857-Palermo 26 Agosto 1932)

 

Figlio dell’architetto Giovanni Battista, Ernesto conseguì la laurea in architettura e si affiancò al padre nello svolgimento di importanti commissioni, e gli succedette nella cattedra universitaria di Palermo, oltre ad ottenerne una anche a Roma.Con il padre collaborò alla progettazione della più importante opera della Palermo ottocentesca: il “Teatro Massimo”.

 

Come architetto fu molto attivo nella sua città natale, ma lavorò anche in molti altri centri urbani siciliani, e anche a Roma realizzò alcune opere significative, come il” Palazzo della Camera dei Deputati a Montecitorio”.

 

Fin dal suo esordio, egli fu fortemente rivolto alla innovazione e al confronto con la più avanzata cultura internazionale, sempre alla ricerca di “nuovi sistemi di architettura”,ma oltre che alle sperimentazioni europee, dedicò i suoi studi anche alle architetture arabe e normanne, caratteristiche della Sicilia dell’epoca.

 

Oggi è considerato fra i primi esponenti del Liberty Italiano; si distinse tra la critica internazionale, raggiungendo grande fama, nel periodo compreso fra il 1899 e il 1907,per i suoi modi architettonici, allora improntati al principio della progettazione integrale che esercitò anche in diversi settori delle arti applicate,in special modo nel campo dell’arredo; in nome di questo principio, coinvolse i migliori artisti palermitani nella realizzazione di alcune delle più significative espressioni di Opera d’Arte Totale.

 

Dalla sua posizione accademica, tentò di promuovere un movimento di rinnovamento in Italia, dando vita ad una scuola del “progetto moderno” che lo allontanò dagli orientamenti della cultura architettonica internazionale facendone un fine interprete della più raffinata modernità.

 

Tra le opere di Basile,oltre quelle già citate, ricordiamo pure: Villa Igiea, Villa Florio dell’Olivuzza, Casa Utveggio, villino Fassini, villino Basile.

 

Morì a Palermo nell’Agosto del 1932.