Ferdinando IV di Borbone

 

(Napoli 12 Gennaio 1751-Napoli 4 Gennaio 1825)

 

Ferdinando I di Borbone, discendente in linea diretta del Re Sole, nacque da Carlo di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, e da Maria Amalia di Sassonia. Essendo il figlio terzogenito per lui si prospettava un futuro da religioso pertanto trascorse una giovinezza non condizionata dal rigore educativo che invece veniva applicato agli eredi al trono. Quando, però, lo zio Filippo di Spagna morì senza lasciare eredi,fu sostituito da Carlo che partì per la Spagna insieme al figlio Carlo Antonio e dato che il primogenito Filippo era stato escluso dalla successione perché demente, il trono di Napoli toccò proprio a Ferdinando di soli otto anni.

 

Nonostante le manchevolezze nella sua formazione, il giovane re si prodigò per favorire la cultura a Napoli, in continuità del lavoro di suo padre. Grazie ai suoi sforzi, il Regno di Napoli si mise presto al pari di molti ricchi reami dell’Europa.

 

Secondo gli usi del tempo, bisognò subito pensare alla discendenza,per cui nel 1768 fu stipulato il contratto nuziale che portò alle nozze per procura di Ferdinando con l’Arciduchessa Maria Carolina d’Asburgo-Lorena che sarebbe entrata nel Consiglio di Stato quando avesse partorito il primo figlio maschio, cosa che avvenne alla nascita di Carlo Tito nel 1775;ciò determinò un progressivo cambiamento della politica napoletana, la quale divenne progressivamente filo-austriaca.

 

Ferdinando IV era molto preoccupato dalle mire espansionistiche della Francia. Dopo la Rivoluzione e la caduta della monarchia francese, la politica di Ferdinando e della sua consorte cominciò ad avere un chiaro carattere antifrancese e antigiacobino. Il Regno di Napoli aderì alla I coalizione antifrancese e cominciarono le prime repressioni sul fronte interno contro le personalità sospettate di “simpatie” giacobine.

 

Il Regno di Napoli entrò in guerra contro i francesi il 23 ottobre del 1798. Le forze napoletane si lanciarono all’attacco della Repubblica Romana con l’intenzione dichiarata di ristabilire l’autorità papale. Dopo solo sei giorni Ferdinando entrò a Roma ma il 14 dicembre una risoluta controffensiva francese costrinse i napoletani ad una rapida ritirata che ben presto si trasformò in rotta.

 

Il Re tornò a Napoli, e poi si spostò in Sicilia. Il 12 gennaio 1799 fu concluso un armistizio che prevedeva la resa di Napoli alle truppe francesi; nonostante la strenua resistenza dei lazzari(i devoti del re), i francesi entrarono a Napoli e, con l’aiuto di alcuni nobili e borghesi, fondarono la Repubblica Partenopea (23 gennaio 1799).Quando,però, a maggio le truppe francesi furono richiamate nel Nord Italia, lasciando sguarnita la capitale, i lazzari e i sanfedisti riconquistarono Napoli, determinando il crollo della Repubblica Partenopea.

 

Riconquistato il proprio regno, Ferdinando si preoccupò di ricollocare sul trono papale il deposto pontefice. Organizzata una forte spedizione militare, entrò nei territori vaticani. Il 27 settembre 1799 l’esercito napoletano riconquistò Roma (che era già stata abbandonata dai francesi il 19 settembre), mettendo fine all’esperienza rivoluzionaria nello Stato Pontificio.

 

La Famiglia Reale ritornò a Napoli il 31 gennaio 1801, accolta da festeggiamenti, archi, carri allegorici e luminarie. Con la pace di Amiens, stipulata dalle potenze europee nel 1802 Napoli e la Sicilia furono provvisoriamente liberate dalle truppe francesi, inglesi e russe.

 

Allo scoppio delle ostilità tra Austria e Francia nel 1805, Ferdinando firmò un trattato di neutralità con quest’ultima. Alcuni giorni dopo, tuttavia, si alleò con l’Austria e permise ad un corpo di spedizione Anglo-Russo di entrare nel Regno per difenderlo dalle truppe francesi .Ai primi di febbraio del 1806 le truppe francesi, invasero il Regno di Napoli, ma già il 23 gennaio Ferdinando, si era imbarcato alla volta di Palermo,dimenticando di portare con sé i figli e la moglie.Napoleone dichiara decaduta la dinastia borbonica e proclama suo fratello Giuseppe Bonaparte Re di Napoli.

 

Ferdinando continuò a regnare sulla Sicilia con la protezione britannica,mentre il popolo napoletano inneggiava al suo ritorno.Dopo il Trattato di Casalanza, firmato presso Capua il 20 maggio 1815, assunse il nome di Ferdinando I re delle Due Sicilie.

 

Tornò a Napoli dopo la bufera napoleonica; nel frattempo Maria Carolina si era vista costretta a trasferirsi a Vienna e quì morirà nel 1814 senza rivedere il marito che tre mesi dopo sposerà la duchessa Lucia Migliaccio con la quale intratteneva da moltissimi anni una relazione.

 

Gli ultimi anni di regno di Ferdinando I di Borbone sono caratterizzati da fermenti carbonari e antiborbonici durante i quali si vide costretto a firmare la Costituzione, ritirata subito dopo la repressione dei moti carbonari.
Morì il 4 gennaio 1825, all’età di 73 anni, dopo 66 anni di regno e fu sepolto nella Basilica di Santa Chiara (Napoli), sepolcreto ufficiale dei Borbone delle Due Sicilie.