Pietro Floridia

 

(Modica 5 Maggio 1860-New York 16 Agosto 1932)

 

Nato a Modica, nel Ragusano, da Francesco e Anna Napolino, iniziò lo studio del pianoforte, sotto la guida della madre, e nel 1873 si iscrisse al conservatorio  di Napoli, dove conseguì brillantemente il diploma di composizione, di pianoforte e di direzione d’orchestra.

 

Nella primavera del 1882  fece rappresentare, al Circolo nazionale di Napoli, la sua prima opera,”Carlotta Clepier”.

 

Apprezzato pianista, si esibì in una serie di concerti. Nel 1888 ottenne, presso il conservatorio di Palermo, la cattedra di pianoforte che conserverà fino al 1892.

 

Nel 1899 vinse il concorso bandito dalla Società del quartetto di Milano, con una sinfonia, che venne eseguita a Zurigo nel 1904. L’anno successivo sposò Lina Bickel, di Zurigo, che aveva conosciuto a Palermo e alla quale dedicò la fortunata sinfonia sopra menzionata.

 

Anni particolarmente intensi e impegnativì per il Floridia: si esibì come pianista, compositore, direttore; collaborò, a numerosi giornali e riviste musicali, pubblicò vari lavori.

 

Nel 1892  si trasferì a Milano dove strinse amicizia con A. Boito; intanto lavorava all’opera “Maruzza” che andò in scena al teatro Malibran di Venezia.

 

Nel maggio 1899 venne rappresentata al teatro Costanzi di Roma” La colonia libera, opera in quattro atti  che segnò un suo nuovo successo.

 

Nel frattempo prese in considerazione l’idea di trasferirsi in America. Nel 1904 si stabilì a New York, poi si trasferì a Cincinnati ma nel 1908 fece ritorno a New York, dove continuò ad insegnare, a dare concerti e a comporre.

 

Nel 1913 gli furono offerte la direzione dei conservatorio di Palermo e la cattedra di alto perfezionamento in composizione al conservatorio “S. Pietro a Majella” di Napoli: egli rifiutò entrambe le proposte, preferendo rimanere in America. Nello stesso anno organizzò e diresse l’Orchestra sinfonica italiana a New York, ma non ebbe successo.

 

Nel 1932, poco prima di morire, portò a termine una nuova orchestrazione dell’opera”Maruzza”; quest’ultimo lavoro, intitolato ”Malia”, è rimasto inedito.

 

Morì a New York il 16 ag. 1932.

 

La critica ha giudicato negativamente la produzione musicale del Floridia ritenendola piena di accenti patetici e caricata di eccessivo verismo. Si deve comunque rilevare che egli fu profondo conoscitore dell’opera wagneriana e tra i primi a farla conoscere in Italia. Fu anche un valido insegnante e rappresentò, negli Stati Uniti, un punto di riferimento essenziale per numerosi musicisti.